Oramai ad essere incinta, televisivamente parlando, ci ha fatto il callo, visto che dopo esserlo stata (per finta), in Desperate Housewives, l’attrice Joy Lauren (Danielle Van De Kamp) è pure apparsa come guest star in Private Practice (dove era incinta sul serio). Eppure, la Lauren dice di essere “totalmente diversa” dal suo personaggio televisivo. (Seguono spoiler parziali)
“Recitare il ruolo di Danielle è stato qualcosa che non avevo mai fatto prima, non sono veramente ‘rabbiosa’ e neanche incinta, quindi il ruolo è stato molto divertente da interpretare”, ha detto l’attrice in un’intervista a Tv Guide. Nonostante interpreti un personaggio che con lei non ha nulla in comune (età esclusa), Joy Lauren è molto contenta dell’esperienza, soprattutto perché il ruolo in Desperate Housewives le ha permesso di vivere “esperienze che di solito non faresti mai”. E di tutto il successo, la Lauren ringrazia la mamma Nan Jorgensen, che l’attrice ha definito “molto di supporto, in tutti i sensi: mi ha sempre dato una grande spinta, ed è sempre stata molto ‘permissiva’, così non ho sentito il bisogno di fare esperienze ‘pazze’, perché non mi ha mai negato il permesso di farle, se avessi voluto. Mi ha detto: ‘Sei una teenager, hai bisogno di provare: ma se finisci nei guai, starai chiusa in camera per tutta la vita’”. La Lauren ha fatto il suo debutto in televisione nel 2002, guest star nel crime-drama “The Division”, ma non ha mai abbandonato gli studi: “A 14 anni ho passato l’esame delle superiori con profitto, ha detto ancora l’attrice, ma ho continuato a frequentare qualche corso perché volevo una buona educazione”, cosa, questa, che ha in comune con il suo personaggio, visto che Bree e Orson (Kyle MacLachlan) l’hanno convinta a riprendere gli studi. Come, quando e dove non è dato sapere, visto che la produzione della serie è stata bloccata a causa dello sciopero, con cui la Lauren si è dichiarata “totalmente d’accordo. Ovviamente vorrei tornare al lavoro il prima possibile perché amo quello che faccio, ma siamo solidali con lo sciopero e sentiamo che gli sceneggiatori devono protestare tutto il tempo che serve”.